…C’è sempre una vita prima della vita. Nasciamo in un mondo carico di storia, già costituito prima del nostro primo vagito. Il legame (famigliare e collettivo) con le generazioni che ci hanno preceduto è un vincolo indissolubile. Venendo al mondo, lo perpetuiamo sin dentro noi stessi, nel nostro corredo genetico e nella lingua che apprendiamo per dare voce e senso al nostro esserci. La libertà è impossibile se non accettando la storia che ci ha preceduto, caricandoci il suo fardello sulle spalle, per trasformarla in qualcosa di nuovo col nostro personale accento…
Ernesto Rossi, vero «eroe morale e civile» secondo la definizione della storica Antonella Braga, ha illuminato con strenua coerenza ideologica e ammirevole coraggio una parte non piccola del nostro Novecento, testimoniando la perenne attualità del pensiero antifascista e del progetto federalista europeo.
Questo libro, documentando le remote origini piemontesi del personaggio, discendente dall’antico casato dei Rossi dalla Manta, non intende certo ascrivere la sua formazione e la sua cultura alle élite nobiliari che egli, da autentico democratico, profondamente detestava, ma vuole semplicemente restituire, esplorando i mitologemi che l’intramano, il racconto di un prima, riannodando i fili del passato a quelli del presente, forse alla ricerca di un destino.
In altre parole, sapere da dove veniamo serve a meglio radicarci nel tempo, indicando una direzione e, quindi, un senso alla nostra fragile avventura umana nell’indicibile pluralità di un oggi in cui è contata ogni faglia, ogni piega di ciò che è stato.