Drago di città (Via Alasonatti)
Contro il drago di città
mi armo di pennelli
fiori tessuti e musica
Canto dentro
saltello a sghimbescio per strada
e non bado al grigiore
Chiedo il mattino ai parchi
il mezzogiorno al fiume
il meriggio ad una nube color arancio
La sera scambio
luci di lampioni
per lucciole di prato
E ogni sera t'incontro:
solo per amore
solo per amore
Uno stradario poetico di Torino, luogo di incursioni e apparizioni che disegna un itinerario interiore e una mappa cittadina in continuo dialogo.
Il drago di città, che l’autrice incontra, è terribile e ammaliante. Propone continue sfide ai limiti interiori per affrontare fasi, cambiamenti, prove della vita. Le vie, le piazze, i corsi, i giardini segnano un percorso emozionale ed esperienziale inscindibile da queste fasi evolutive.
Torino scoperta, fuggita, sognata è punto di riferimento per “il nuovo” e “l’altro”, luogo in cui perdersi e ritrovarsi, sostare senza in apparenza mettere radici.
A sorpresa i sottili legami si rivelano così persistenti da permettere un vagabondaggio poetico nello spazio e nel tempo, agevole da seguire anche per il lettore grazie a uno stile comunicativo e lineare.