Torino che non c’è più

Luoghi e personaggi

Autore:

Saggistica, Storia e memorie

Il viandante torinese che nella mattina del 3 luglio 1886 si fosse trovato a percorrere la via Santa Teresa, diretto in piazza San Carlo, giunto all’altezza della attuale via XX Settembre, vi avrebbe visto una grande animazione festosa: autorità, una banda musicale, guardie civiche e poliziotti che contenevano la folla, signore eleganti, bandiere, fiori, festoni, discorsi… Cosa si festeggiava? Come annunciato dalla “Gazzetta Piemontese” il giorno precedente, era in corso l’inaugurazione dei lavori di risanamento nella via San Maurizio, così si chiamava allora il tratto dell’attuale via XX Settembre compreso fra via Santa Teresa e via Garibaldi. Questi lavori dovevano iniziare dal vicolo di San Maurizio per realizzare l’allargamento della via e, soprattutto, l’abbattimento di uno dei siti più degradati di Torino. Questa strada, fetida e malsana, popolarmente conosciuta come vicolo dei Sotterratori o dei Seppellitori, apparteneva all’isolato di San Federico, compreso tra le attuali vie Roma, Santa Teresa, XX Settembre e Bertola, dove oggi si trovano la galleria San Federico e lo storico cinema Lux e, in passato, vi era la sede del quotidiano torinese “La Stampa”.

Torino conserva nei suoi palazzi e nelle sue vie tracce di una storia minore poco conosciuta e ormai quasi del tutto dimenticata. Un percorso non convenzionale che permette di rievocare personaggi, luoghi e storie di un passato in cerca di memoria.

Queste pagine regalano al lettore il ritratto di una Torino che non esiste quasi più, storie poco note, scorci urbani completamente trasformati nel tempo, modi di vita scomparsi.

L’autore spazia dal vecchio borgo San Salvario alle vie e vicoli del centro storico distrutti dal “piccone risanatore”, dal borgo San Donato al vecchio ponte di corso Regina Margherita, dalla cinta daziaria del 1853 alla passerella di ferro tra via Nizza e via Sacchi.

Spesso la descrizione dei vari luoghi diventa l’occasione per evocare personaggi quasi dimenticati, come il fratel Bernardo, mistico o impostore, l’onorevole e sacerdote Vittorio Angius, la famiglia Valerio, Timoteo Riboli, fondatore della Società protettrice degli animali, l’avvocato Giovanni Saragat, cronista giudiziario, Umberto Gozzano, cugino del più noto Guido e altri ancora. Sempre in tema con il ricordo di una Torino “che non c’è più”, alcuni capitoli rivisitano le descrizioni e le considerazioni sulla città espresse nel 1880 da Carlo Collodi nel suo libro Il viaggio per l’Italia di Giannettino.

L’opera raccoglie oltre sessanta articoli dell’autore pubblicati negli ultimi anni su varie testate on line. Gli argomenti affrontati sono spesso frutto delle sue escursioni torinesi, da cui ha riportato fotografie e annotazioni poi approfondite a tavolino.

Anno edizione

2017

In commercio dal

15/03/2017

Anno edizione

2017

In commercio dal

15/03/2017

Pagine

192

EAN

9788866082460

Pagine

192

EAN

9788866082460

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