“A un certo punto ho percepito un fuoco nel petto. Questa volta è un infarto, mi sono detto. Ero molto spaventato e mi sono subito guardato intorno, ma non c’era anima viva. Ero terrorizzato. Poi, all’improvviso, mi è parso che qualcuno mi afferrasse per un braccio e mi sospingesse… mi sembrava di essere accompagnato… trasportato… mi sentivo sospinto verso la parrocchia che sta nel centro del paese. Avvertivo un forte desiderio di andare in chiesa, ma non per pregare… per suonare… avvertivo un forte desi- derio di suonare”.
Diventare compositore a 55 anni, senza saper leggere uno spartito musicale, senza aver mai frequentato il conservatorio e senza le basi tecniche per suonare uno strumento.
Parrebbe impossibile.
Eppure questa è la vera e incredibile storia di Antonio Maria Lacasella, impiegato postale che si è scoperto compositore in seguito a un grave attacco cardiaco.
Tutto è cominciato durante il periodo di convalescenza, quando Antonio, colto da un irrefrenabile desiderio di suonare – pur non avendolo mai fatto prima – ha poggiato le mani sui tasti dell’organo della parrocchia di Trana, iniziando a combinare le note in melodia.
Un evento destinato a rimanere senza spiegazio- ne? Un miracolo? Fatto sta che da quel momento, Lacasella ha già composto oltre duecento brani, inciso tre dischi, tenuto numerosi concerti e ha saputo trasformare un dono inaspettato in ragione di esistenza.