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Saggistica, Storia e memorie
… «L’odierno re di Porta Palazzo […] resta sempre Maurizio Marletta, da tutti conosciuto come Maciste. Pantaloni a righe bianche, rosso e blu, maglietta rossa, un’enorme barba ispida, richiama il Mangiafuoco della favola di Pinocchio. Ogni domenica mattina solleva uno dei pietroni usati per lastricare le strade […] e lo tiene in bilico sopra il capo. Per vederlo all’opera l’attesa è interminabile. Maciste minaccia e sfida: “Se c’è un uomo che sia un vero uomo, ebbene si faccia avanti e sollevi questa pietra. Io sono il più bello e il più forte […] ma gli altri sono invidiosi”»…
Il Maciste di Porta Pila
Torino, anni ’60. Il capoluogo subalpino è “la capitale dell’automobile”. La città necessita di lavoratori per crescere. È l’immigrazione. Affrontare il tema dell’immigrazione meridionale a Torino significa rapportarsi con una duplice realtà percorsa da sentimenti e paure. L’incontro fra le due Italie, l’una bisognosa dell’altra, generò infatti un diversificato ventaglio di problematiche legate alla loro convivenza. Tra i tanti che salirono al Nord, uno si chiamava Gioacchino Marletta – alias Maurizio. A differenza di altri, venuti su col miraggio del posto fisso, Maurizio vive interpretando il ruolo dell’ultimo artista di strada della tradizione portapalatina. Diventerà il Re di Porta Palazzo, il Maciste di Porta Pila, intrattenendo il pubblico, la domenica mattina, sollevando una pesante pietra, spaccando le maglie d’una catena attorno al petto, sfidando coreograficamente gli astanti a fare altrettanto. “Maurizio – ricorda il regista Ferrante – poteva parlare di un regno. Era una specie di cavaliere libero che aveva scelto di non dover chiedere niente a nessuno, soltanto al popolo che gli gettava le monetine. Era una vita di stenti, però non aveva un padrone”. Un momento storico ben documentato, ricostruito con passione e simpatia per un uomo appartenente a una Torino che molti ancora ricordano, così come ricordano lui, Maciste, che sollevava la pietra a Porta Pila.
Anno edizione
2913
In commercio dal
15/07/2013
Anno edizione
2913
In commercio dal
15/07/2013
Pagine
80
EAN
9788866081080
Pagine
80
EAN
9788866081080
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