Nessuno può vivere veramente,
perché la vita è qualcosa che accadde nel passato.
Simile a lune che si aprirono sui popoli,
simile al tempo con te,
giovane tempo commosso,
dal volto d’aquila,
e al prodigarsi minuzioso dei secoli.
… mi sembra che il valore sintomatico di questa scrittura possa essere riscontrabile in una tendenza al sublime dentro la quotidianità o, per dirla più specificamente, nella curvatura esistenziale del diarismo. Il tono dominante viene generato infatti all’interno di una confidenzialità con il genere lirico-amoroso controllata letterariamente grazie al freno di un riserbo espressivo che interviene a sviare o a moderare i livelli potenzialmente più scoperti…