Io piango, io rido, io sbadiglio

Trattatello minimo di sopravvivenza

Autore:

Narrativa, Narrativa, Altre/Storie, Altre/Storie, Racconti

A piangere non si cava un ragno dal buco. Chi piange per tutto e per tutti, finisce col perdere gli occhi. La fine del riso è il pianto. che con quattro. Tre cose fanno piangere gli occhi: fumo, cipolla e malafemmina. Tutti si nasce piangendo e nessuno muore ridendo. Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare. Friedrich Nietzsche. Non c’è niente di più inopportuno di una risata inopportuna. Catullo. Ridere di sé è facile, ridere del mondo un po’ meno. Ridere, ridere solamente, impossibile. Ferruccio Masini. Il riso ha in sé qualcosa di rivoluzionario. Aleksandr Herzen

Sin dal suo libro di esordio, Alprazolam. Storie di killer, precari e sognatori (Neos 2010), Marco Marchetto ha dimostrato di saper giocare con le idee e i luoghi comuni attraverso l’umorismo, indispensabile strumento per l’“igiene mentale” dell’umano vivere. Gli aspetti più curiosi, incoerenti e spassosi del reale sono visti dall’autore con umana partecipazione, comprensione e simpatia. Lo stile è asciutto, cristallizzato nel ritmo incalzante del susseguirsi di battute in un irresistibile scambio di “botta e risposta”. Laddove il comico scatena la risata palesando, per così dire, il comico in atto, l’umorismo mette in luce il comico possibile, quello che in ogni situazione rimane potenziale, implicito, e che soltanto l’acuta capacità di osservazione e la perspicacia intellettuale dell’umorista Marco Marchetto sono in grado di scoprire.

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/12/2011

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/12/2011

Pagine

72

EAN

9788866080411

Pagine

72

EAN

9788866080411

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