Un colpo più forte lo svegliò. Rimase un paio di minuti ancora nel dormiveglia cercando di districarsi da quelle confuse sensazioni e poi, finalmente, capì: sì, i rumori c’erano davvero ed erano giù, alla sua porta. Di colpo fu invaso dal terrore. Balzò dal letto, accese la luce, guardò l’ora: le tre e un quarto. Portò le mani alla testa in un istintivo gesto di disperazione: dunque stavano per entrare in casa sua, venivano a stanarlo, per ucciderlo.