La signora del monte

Vecchie storie a Monforte d'Alba

Narrativa, Le nostre storie

Il paese – un teatro – immobile nella sua arcaicità remota è una pietra tersa, inserita fra gli anelli della lunga catena della vita, pietra sulla quale sono scolpite le immagini, le impressioni, le emozioni del periodo che si stende all’incirca dalla fine degli anni Trenta alla fine degli anni Quaranta del ventesimo secolo. E a quella serenità immota guardo ed attingo. Ma, mentre scrivo, mi pongo delle domande: perché proprio quel tempo? perché proprio Monforte? Che cosa successe allora in quel paesino medievale? E scrivendo, ho capito a poco a poco le ragioni che mi hanno spinto a ripescare in particolare quegli anni. Vi si verificò un transito, un passaggio, la “rottura” del tempo: dopo tanti anni, mi soffermo a osservarlo, a guardare la battigia, dove il mare non è più mare e la terra non è ancora terra, contemplo un’alba notturna, dove Venere brilla ancora, ma già sbiadendo ad oriente, la striscia di confine cioè fra infanzia e adolescenza in un quadro da favola a sfondo del venir meno delle sicurezze dinanzi all’incerto avanzare della consapevolezza.

Anni Trenta e Quaranta a Monforte d’Alba, nelle Langhe. I giorni delle vacanze estive e poi quelli dello sfollamento durante la guerra si dipanano lungo il filo dei ricordi d’infanzia, si riappropriano dei loro colori e valori e diventano racconti.

 

I luoghi dei giochi, le case, le stanze, i cortili e anche gli oggetti prendono vita, diventano soggetti di cui narrare la storia.

Le figure familiari, fra il chiaroscuro della memoria e la vivida forza delle emozioni che sprigionano, sono dipinte con le parole affettuose e riconoscenti di una bambina divenuta donna.

Gli abitanti del paese sono ritratti tra le strade e le borgate, fra i banchi del mercato, nei negozi, dietro le mura dei giardini e tra i filari delle vigne, con uno stile attento al recupero di termini e frasi in lingua piemontese che ci riporta intatta la suggestione di quel tempo.

Monforte stesso è protagonista: antiche leggende, frammenti di storia, l’alito scuro della guerra,  si intrecciano  con la vita e con i pensieri dei personaggi di questo coinvolgente volume autobiografico.

Scrive l’Autrice: “Una volta o due, durante la stesura dei miei ricordi, Giacomo ha parlato con me, pescando nella sua memoria, rinfrescando alcuni episodi, rinnovandone altri, per ripresentarmeli più nitidi e brillanti. Insieme abbiamo ricomposto mosaici colorati” e ci spiega il senso di questo suo sguardo che osserva lo scorrere della sabbia nella clessidra: “Il tempo mi ha cambiata e resa capace di rivedere le persone e le cose nella luce che emanavano e che io non avevo allora saputo vedere: le risarcisco adesso con questa mia scrittura”.

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/04/2011

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/04/2011

Pagine

166

EAN

9788866089960

Pagine

166

EAN

9788866089960

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