I portici di San Rocco

Autore:

Narrativa, Nero&Co

Ceva smise di dondolarsi sulla sedia e guardò serio l’uomo davanti a lui. «Stai per guadagnarti vino gratis per un mese». «Cosa devo fare? Uccidere il Nero?> rispose Squalo spostandosi indietro e liberando Ceva dalla morsa del suo alito. «No. Più facile e divertente. Devi darmi un pugno e scatenare una rissa». «Se le do un pugno qui la gente mi applaude, altro che rissa commissario. Non mi prenda in giro». «Non prendermi in giro tu. So che avete dei codici e so anche che non siamo soli. Sento gli sguardi e il loro veleno». Squalo lo guardava con stupore misto a sospetto. Non riusciva a capire e tradiva la paura di una trappola. Ceva continuò senza cambiare tono della voce. «Devo uscire da qui senza che quel signorino seduto di fianco alla porta mi venga dietro. Non ti girare. Te lo descrivo io. Vestito grigio, cravatta scura a righe e baffetti. Non è grosso abbastanza da crearvi problemi. Allora? Dimmi il codice». «Il bicchiere. Deve rovesciare il bicchiere alla sua sinistra e loro capiscono». «Bene. Tu mi colpisci e poi nella confusione agguanti il signorino. Spazzolalo un po’ già che ci sei». Squalo sorrise non sembrandogli vero di poter assestare un pugno a Ceva.

Tardo autunno del 1956. Mentre il treno riconduce a Mezzogiorno il commissario Tabella,  sconfitto dall’insabbiamento di un caso “imbarazzante”, a Torino il commissario Ceva  deve indagare sopra un brutale omicidio. Il suo intuito e il suo singolare metodo di analisi da una parte, e su di un percorso del tutto separato, il coraggio del medico patologo Luigi Italiano, riaprono di colpo una porta che molti, più in alto di loro, avevano provveduto a sigillare accuratamente.

Roberto Meistro lega con un filo sottile di incontri e di vendette, di rivelazioni e di drammi silenziosi i protagonisti e le figure secondarie di queste vicende che prendono le mosse dal suo primo romanzo “Confiteor”.

Come nella sua prova precedente, indagini, colpi di scena, intrighi e delitti sono occasione per riflettere sull’ambiguità e sulla fragilità della natura umana, sulla colpa, sul caso o sulle passioni che possono far deviare una vita, sul libero arbitrio.

La narrazione, che si dipana sui diversi filoni di indagine in una Torino viva e riconoscibile, si conclude drammaticamente sotto i portici di San Rocco, in quella Langa che il commissario Tabella ha imparato ad amare.

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/01/2011

Anno edizione

2011

In commercio dal

15/01/2011

Pagine

144

EAN

9788895899931

Pagine

144

EAN

9788895899931

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