L’usuraio di Chieri

Una storia medievale

Narrativa, Le nostre storie

...Prima del desinare, il giorno antecedente la sua morte, il 1° aprile 1414, Gallieri, si recò dal barbiere, da Bartolomeo Benna che, come cerusico, faceva perizie anche per il tribunale e aveva fatto i soldi incredibilmente in fretta. Si stupiva e gli chiedeva: «Come hai fatto? Puoi dirmelo liberamente, di me ti puoi fidare, sono una tomba con i segreti». Era arrivato fino a proporgli di farsi garante di un prestito a usura. Lui, Gallieri, era solito farsi radere a casa propria da uno dei suoi servi, ma quella mattina si era alzato di buon’ora con un’impellente esigenza di chiacchierare e, magari, di farsi fare un salasso. Voglia che si era mutata, nel giro di pochi minuti, nel bisogno di trovare un complice credibile alle proprie malefatte. ...

Il chierese Guglielmo Gallieri si accorge di dover morire di idropisia. Di mestiere fa l’usuraio e, in una società profondamente cristiana come la Chieri del tardo medioevo, se non si pente finisce direttamente all’inferno. Può aspirare al purgatorio, ma solo se restituisce tutti i guadagni, proventi della sua peccaminosa attività.

Ed è quello che egli fa, finanziando una sontuosa cappella in Duomo dove farsi inumare e stilando un testamento davvero curioso (il cui ritrovamento è stato fondamentale), dove oltre a restituire gli immobili ricevuti in garanzia dalle sue vittime, elargisce lasciti ad alcune donne e alle loro figlie.

A partire da un’accurata ricerca storica, Guglielmo diventa un protagonista a tutto tondo, un dongiovanni attorniato da amanti e figlie naturali e con un rivale formidabile, Franceschino Villa, ricco banchiere e mecenate, anch’egli sepolto in una sontuosa cappella in San Domenico.

Ed è Chieri, con il suo gotico internazionale proveniente dalla capitale sabauda alla quale il libero Comune si è da poco sottomesso,  la seconda vera protagonista di questo libro, mentre a condurre il filo del romanzo sono gli affari che i banchieri chieresi con le loro casane trattano all’estero e le pratiche usurarie di Gallieri, sullo sfondo delle attività artigianali della città che comincia ad essere rinomata per il tessile.

Citazioni dantesche, miracoli, apparizioni, sparizioni, ammonimenti escatologici compaiono qua e là in situazioni tipicamente medievali.

Anno edizione

2009

In commercio dal

15/04/2009

Anno edizione

2009

In commercio dal

15/04/2009

Pagine

144

EAN

9788895899244

Pagine

144

EAN

9788895899244

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