Emanuela Riganti è nata a Torino nel 1957 sotto il segno dell’Acquario, che la permea nel bene e nel male: sogni e fantasia, ma un’innata incapacità pratica; un senso artistico che l’ha spesso allontanata da quello logico; un interesse per il sociale così allargato da perdere a volte di vista la realtà di ogni giorno.
Amante con uguale intensità degli studi artistici e classici frequenta, anche su consiglio della famiglia, il liceo classico all’Alfieri di Torino: una scelta più impegnativa, ma anche – sono i mitici anni Settanta – più tranquilla…
Torna agli studi artistici laureandosi a pieni voti in Architettura nel 1981. L’amore per i classici la porterà a iscriversi in seguito a Lettere dove, ormai entrata a lavorare nella ditta del padre e messa su famiglia, sosterrà metà degli esami, l’ultimo dei quali quindici giorni prima della nascita della primogenita Vittoria. A Vittoria seguiranno altre due figlie, Giulia e Alberta, e con il lavoro non ci sarà più spazio per concludere questa seconda avventura universitaria.
Fin dai tempi dell’università ha lavorato nell’azienda di famiglia occupandosi di sicurezza ed ecologia. Qui ha raccolto il testimone d’amore dal padre che sapeva condividere con i propri dipendenti i drammi, le necessità quotidiane, le storie di vita.