E se un angelo a Lisbona…

Narrativa, Altre/Storie, Narrativa

... «Significa semplicemente: Guglielmo mantieni i piedi per terra» tradusse senza la minima difficoltà. Lo ringraziai invitandolo a venire a vederci giocare, magari nel derby con la Juve, e a tifare per noi. In segno di pace, Franco mi versò un bicchiere di vino e, mimando un brindisi, alzò il suo: «Tutta quella sceneggiata per dirti di stare con i piedi per terra». Franco era sinceramente impegnato a stemperare i piccoli dissapori provocati da me, ma io continuavo con le mie fantasie: «Lo so che ti fa ridere, ma lei parlava di futuro…». «Guglielmo per piacere! Lascia perdere il futuro, dammi retta, il futuro è meglio non conoscerlo se vuoi vivere sereno. Ti rendi conto che siamo più felici per le cose che noi non sappiamo piuttosto che per quelle che sappiamo?». Come dargli torto, ma c’erano quelle quattro parole tutto sommato banali e scontate che una povera crista poteva aver pronunciate per mettere insieme il pranzo con la cena e chiunque avrebbe potuto ascoltare senza dar loro particolari, arcani significati. Quelle quattro parole, ambigue, vaghe, sospese in un angolo del cervello, capaci tuttavia di riavviare l’inquietudine che stava ricominciando a farsi sentire...

Sono passati settantacinque anni e ancora la tragedia di Superga, che ha annientato il Grande Torino, è in grado di suscitare pagine come quelle di questo libro, che mescolano con intelligenza e ironia, la realtà e l’immaginazione in un romanzo che sorprende e commuove.

È dal desiderio che le cose non siano andate come raccontano le cronache che nasce questa narrazione, un desiderio che alberga nel cuore dei due autori, così come in quello di tutti coloro che amano il calcio e la sua storia. Magari quel giorno la nebbia a Superga non c’era… Magari l’aereo da Lisbona non riuscì a partire… Magari non tutti i calciatori salirono a bordo…

Sono i due giocatori Guglielmo Gabetto, padre di uno degli autori, e Franco Ossola a narrare questa storia. E ne escono pagine umanissime e vivaci che, con un linguaggio che mescola italiano e piemontese, riscrivono una realtà inaccettabile con trovate brillanti e colpi di scena, coinvolgono il lettore nell’atmosfera ottimista e fervida di quegli anni e lo incalzano fino all’ultima pagina.

Anno edizione

2024

In commercio dal

05/01/2024

Anno edizione

2024

In commercio dal

05/01/2024

Pagine

80

EAN

9788866085559

Pagine

80

EAN

9788866085559

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