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Narrativa, Narrativa, Altre/Storie, Antologie
...nella guerra di trincea la conquista di qualche palmo di territorio rappresentava una perversa forma di vittoria, un successo sul campo di cui gli ufficiali potevano andare fieri e avvantaggiarsi. Perversa perché costava decine di vite umane ed era spesso un successo precario, destinato a essere rovesciato al primo assalto del nemico. Le fucilerie austriache, non appena i fanti uscivano all’aperto e scattavano verso gli avamposti asburgici, attaccavano a sparare facendo strage di soldati, giovani vite che le madri, i padri, i fratelli, le sorelle e le fidanzate non avrebbero mai più rivisto. Questo i fanti lo sapevano bene. Lo sapevano i genovesi, i piemontesi, i sardi, i calabresi e i napoletani dell’esercito italiano, ma lo sapevano anche gli ungheresi, i cechi, i croati e i serbi dell’armata imperiale di Francesco Giuseppe. Lo sapevano e volentieri si sarebbero sottratti a quell’inutile, assurdo massacro. Solo che ‒ mi raccontava il nonno ‒ quando partiva l’ordine di attacco sottufficiali e ufficiali ti puntavano alla schiena un fucile e intimavano: «Vai o ti sparo!». E, nonostante il gioco dell’assalto ricordasse una roulette russa, la chance di uscirne vivi era comunque più alta che il rifiuto di muoversi...
QuindiciDiciotto
La Grande Guerra oltre la retorica. Tredici racconti sulla straziante assurdità del conflitto, la profonda umanità che unisce i soldati, le vite sospese di militari e civili. Un’invocazione alla pace, oggi più che mai.
L’insensatezza della guerra è il paradosso di un’azione che annulla l’umanità stessa. È l’orrore senza logica di fronti che si muovono avanti e indietro per un pugno di terra, in un’inutile danza di morte. Nelle trincee, la vita si riduce a un’estenuante lotta per la sopravvivenza. Il vero nemico non è chi sta dall’altra parte del filo spinato, ma il freddo che morde le ossa, la fame che corrode lo stomaco e una paura silenziosa e vischiosa che si attacca alla pelle. Sono esperienze che si condividono, a prescindere dal colore della divisa. Le esistenze e le speranze si mescolano, in una toccante e crudele testimonianza della follia umana che supera ogni confine.
Questo volume raccoglie tredici racconti che, con stili differenti, entrano nelle pieghe più intime del primo conflitto mondiale. Non celebrano l’eroismo, ma mettono a nudo la devastante inutilità della guerra. Si fanno così specchio del nostro tempo, offrendo un monito universale per tutti i conflitti che, purtroppo, ancora oggi continuano a insanguinare il mondo.
Racconti di
Mario Bersi, Daniela Cassini e Manuela Ormea, Mattia Cazzulo, Ilaria Chiocchetti, Arianna Destito Maffeo, Margherita Gestro, Antonella Grandicelli, Alberto Marubbi, Bruno Morchio, Isabelle Morel, Nico Priano, Elisabetta Violani, Bruno Volpi.
Con le prefazioni di Marco Gaglione e Grazia Poggio
Anno edizione
2025
In commercio dal
20/10/2025
Anno edizione
2025
In commercio dal
20/10/2025
Pagine
112
EAN
9788866086320
Pagine
112
EAN
9788866086320
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