Righe

Tre giovani amici e un aspirante scrittore viaggiano su una vecchia automobile verso l’Ovest degli Stati Uniti. L’itinerario è approssimativo come le loro motivazioni, l’atmosfera è sospesa; mentre l’autoradio suona e il paesaggio scorre, chilometro dopo chilometro la vita prende il sopravvento, scioglie sgomenti e dolori e apre nuovi sentieri.
Tre ragazzi, a bordo di una Ford Escort, partono per visitare i parchi del Sud Ovest, ognuno in fuga da qualcosa e alla ricerca di sé. Marcus ha compromesso il suo futuro con scelte inadeguate alle aspettative del padre. Leonardo, segnato da un incidente, si unisce per sottrarsi allo sguardo pietoso della madre. Alicia dovrebbe portare un po’ di allegria, ma anche lei sale a bordo con valigie colme di sensi di colpa e di un dolore non raccontato. Durante una tappa si aggiunge Tabby, scrittore impantanato in cerca di una storia. Il quinto passeggero è la musica grunge che ognuno legge a suo modo e accompagna pensieri e discorsi.
L’incontro con l’incommensurabile sarà risanante: l’immensità della natura metterà i protagonisti di fronte ai loro limiti, li inonderà di meraviglia e di forza vitale e svelerà loro la possibilità di nuovi orizzonti.
Una storia di formazione ruvida e tortuosa che avvince; il lettore si cala con rivelazioni inattese e dialoghi intensi nell’anima spaesata dei quattro viaggiatori e poi risale alla luce con un percorso nel wild ricco di sfumature, la cui forza liberatoria nasce dalla bellezza e dalla sua condivisione.