Il sigillo del Re

Io provai un brivido e forse anche Nonna May si emozionò un poco. La voce di Karel era calda e passionale, il suo sguardo si perdeva nel vuoto, i suoi pensieri si inseguivano veloci, più dello scroscio delle gocce di pioggia che sentivamo picchiettare sulla grondaia. A cosa stava pensando? Forse iniziava a sentirsi sola e per questo motivo si accendeva di entusiasmo leggendo quei brani un po’ infelici? Mi piaceva pensare che fosse cresciuta e che iniziasse a scoprire quelle piccole emozioni riservate agli innamorati, magari immaginando di correre felice su un prato verso le braccia del suo amato. «Di certo chi ha scritto quelle poesie era una ragazza giovane come voi, forse un po’ meno positiva, ma ascoltate il mio consiglio. Prendete le sacre scritture, si trovano sul comodino accanto al mio letto e leggetele. Vi sorprenderete di trovare nel Cantico dei Cantici una focosa storia d’amore». Guardai la Nonna assai sorpreso: cosa stava dicendo? A me non risultava, però la sua frase ottenne l’effetto sperato: «Davvero?». Karel si illuminò di gioia. «Oh, fidatevi di me che non mi sono fermata solo ai salmi o ai proverbi come fa la vecchia signora Garret o il nostro caro dottor Lewis». Detto ciò mi guardò. «Allora anche voi Nonna eravate una sognatrice».

Il sigillo del Re