La piazza della zingara

Narrativa, Narrativa, Altre/Storie, Altre/Storie, Romanzi

La luce gialla dei lampioni del Barrio Chino filtrava da una tapparella malandata. Era un piccolo raggio, ma capace di giocare con i cavalletti e le tele sparse nella stanza, creando immagini ambigue e indefinite. Erano i fantasmi di Tiradors. Gli spiriti inquilini. Alija fantasticò sulla storia di Spagna e su quell’appartamento-studio di un pittore che, forse, un giorno sarebbe diventato famoso. In mezzo alle tele appena abbozzate, appoggiate ai muri, ai cavalletti e al tavolaccio sporco, vide donne in costume danzare la sardana. Ogni volta che Alija si confrontava con gli spiriti, si sentiva accompagnata da melodie armoniose.

Una storia d’amore, apparentemente leggera, ambientata  a Barcellona nel mondo studentesco internazionale; una madre rom che vaga per l’Europa vegliando sui tanti figli disseminati nei Balcani; l’incontro e il confronto tra culture differenti, tra Oriente e Occidente: sono molteplici le chiavi di lettura di questo libro nel quale si intrecciano due storie parallele.

A guidare le vicende narrate è la mano invisibile delle Ursitory, le fate che, secondo la tradizione degli zingari, stabiliscono il destino delle persone al momento della nascita.

 

La piazza della zingara è un romanzo frizzante che indaga la cultura rom alla ricerca di una possibile integrazione, un piccolo passo per superare l’ostacolo del pregiudizio e ristabilire l’equilibrio in un mondo dove le differenze, con appena un esperimento d’alchimia mentale, potrebbero ritornare a essere una ricchezza inestimabile.

 

Sullo sfondo, una Torino multietnica, evanescente e intangibile, le radici piemontesi lontane evocate da antichi detti popolari e un inedito richiamo alle zone meno turistiche della città.

Anno edizione

2010

In commercio dal

15/04/2010

Anno edizione

2010

In commercio dal

15/04/2010

Pagine

120

EAN

9788895899632

Pagine

120

EAN

9788895899632

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