… Basta un nulla per cambiare i destini. Anche il male, a volte, si allontana dalle grandi tragedie e si concede leggere distrazioni, per ricordarci che anche le piccole cose hanno valore e di come una lieve crepa nella neve, dopo un attimo di sospensione, possa generare una valanga…
Un’unghia laccata di rosso spicca tra i rifiuti, nel buio, appena prima dell’alba. Agnese urla, richiude il cassonetto e corre a rifugiarsi in casa.
Quel braccio tra i sacchetti di plastica è il punto di partenza di una serie di singolari coincidenze, piccoli misteri, stranezze e timori attorno a cui ruotano i personaggi della storia.
L’anziana Agnese, a cui nessuno crede, ritrova nella paura la combattività di un tempo mentre il figlio Ernesto e la sua compagna Silvia, incrociano sulla strada della loro vita alternativa il ricco imprenditore Grasso e la gelida moglie.
La scena del racconto si sposta dai boschi della Val d’Angrogna alle colline del Monferrato per ritornare alla periferia urbana della grande città, dove tutto è incominciato. E’ lì che l’ex commissario Parisi analizza ciò che è e ciò che sembra.
Prendono allora forma e senso le ombre di fondo e la voce misteriosa che, tra le pagine, scandisce gli accadimenti, estranea a tutto se non alle proprie emozioni.