... Si cominciano a conoscere le storie delle donne che hanno lasciato la loro casa per fuggire… in poche ore hanno abbandonato casa, marito, famiglia e lavoro per mettere in salvo sé e i figli. Soprattutto i maschi adolescenti non ancora maggiorenni che rischiano di essere arruolati.
Non tutte amano raccontare, ripercorrere a ritroso quei giorni e quei tremendi momenti. Non tutte se la sentono. A coloro che lo hanno fatto, autorizzandoci a scriverne, diamo voce...
La testimonianza di quanto una piccola comunità è riuscita a fare in un momento drammatico come l’inizio della guerra in Ucraina: quando si agisce insieme, concretamente, si diventa capaci di realizzare cose che sembrano impossibili.
Storie di chi scappa dalla guerra e di chi accoglie in un intreccio, concreto ed emozionante, fatto di piccoli eventi, di azioni, di conversazioni e sguardi profondi, di reciproco aiuto e di scambio, che risveglia le coscienze di tutti mostrando come sia possibile ancora credere nella costruzione di un mondo migliore, riscoprendo il valore dell’accoglienza, della condivisione, della convivenza e del rispetto. Un’esperienza raccontata con franchezza, senza nascondere difficoltà e contraddizioni e, soprattutto, che stare accanto a chi è in difficoltà spesso ci coinvolge molto profondamente e ci mette in discussione.
Un racconto di impegno umano e civile dove le esperienze e la scrittura delle autrici, quella rigorosa e incisiva di una giornalista professionista e quella appassionata e battagliera di un’insegnante e attivista, si incontrano e si fondono in una narrazione puntuale e coinvolgente.