Lupi ribelli

Fiaba partigiana

Narrativa, Le nostre storie, Narrativa

«E tu, ragazzone ‒ chiedono a Juma ‒ che ci fai qui?». «Il lupo» risponde lui. «Ah, bon. Siediti qui fuori, fai la guardia, va’, giovanotto». E gli danno in mano un vecchio fucile. Dentro, si parla e si discute di bande e di branchi. Nin, il piccolo Nin, si siede in un angolo e non dice nulla, non ha mai visto i ribelli, non sa molto della vita, lui. Daruma e Norbu gli sembrano così grandi e esperti, assieme agli altri ragazzi sono già lì a fare piani e progetti, prendono in consegna delle carte da leggere, armi e munizioni. Daruma ha in mano una rivoltella lucente, si accuccia vicino a Nin, gli spiega. Gli dice che è solo un pezzo di metallo, senti come è pesante? È più pesante di un sasso, ma è di natura molto diversa. La rivoltella è un metallo delicato, fatto di piccole leve, minuscoli incastri, una infinitesima quantità di polvere da sparo, ed ecco che in un istante quell’acciaio lucente è solo il velo che sta tra un’esistenza e la sua fine. «Facci attenzione, Nin» intima Daruma. Fuori dalla grotta, intanto, Juma crolla a terra, sul muschio, non si è mai sentito così stanco e così vivo in tutta la sua esistenza. Si è guadagnato il suo primo (e unico) fucile, si è guadagnato la montagna e la libertà.

Una storia partigiana che si trasforma in fiaba. Due giovani amici che protetti dalla natura diventano lupi per combattere “al servizio dell’Umanità”. Un fratello che a distanza di moltissimi anni racconta alla nipote com’è andata, per non dimenticare.

Un villaggio alpino nel Cansiglio, poche famiglie, un gruppo di ragazzi cresciuti insieme che si ribellano e si nascondono nei boschi per combattere una guerra che li ha fatti rapidamente uomini, fino al sacrificio finale.

Un rapporto profondo e sincero con la natura, mai matrigna ma amica e protettrice, e con gli animali, che comprendono e collaborano, finché si può.

La fiaba di Daruma e Nin, caduti in una trappola e, poi scopriremo, deportati a Mauthausen e Gusen, viene completata nella seconda parte del libro dall’intervista all’anziano Nando

‒ il partigiano Juma, fratello di Daruma ‒ che ci affida la responsabilità di non dimenticare mai ciò che è stato, e dall’accurata ricerca storica effettuata dall’Autrice sulla Resistenza nell’area di Vittorio Veneto.

Un racconto puntuale, condotto in un’atmosfera da realismo magico. Uno stile sobrio e diretto, ben misurato sulla drammaticità degli eventi narrati. Dalla fiaba alla narrazione storica il ritmo cambia, senza però interrompere l’emozione e il coinvolgimento che nascono dalla lettura.

Anno edizione

2024

In commercio dal

11/03/2024

Anno edizione

2024

In commercio dal

11/03/2024

Pagine

104

EAN

9788866085507

Pagine

104

EAN

9788866085507

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