Nomen Omen

L’inspiegabile rapimento di un’imprenditrice di provincia rimane impunito, lasciando dietro di sé una scia di morti, dolore, ambiguità, maldicenze. Trent’anni dopo il caso torna d’attualità: forse la sorte e la meticolosità della polizia riusciranno infine a punire il colpevole riannodando i tanti fili sospesi.

Anni Novanta. Fra strade statali poco trafficate, paesotti prealpini, capannoncini e squallidi motel, si consuma il rapimento di una donna bella e priva di scrupoli; i sospetti sono così tanti che chi investiga non trova il bandolo della matassa: lei non verrà più ritrovata e l’indagine non arriverà da nessuna parte, nonostante il costo in vite ed esistenze distrutte. La giustizia umana ha fallito ma quella divina ha le sue modalità e i suoi tempi per agire: dopo molti anni alcuni ritrovamenti rimettono in moto il caso riportando in scena i protagonisti di allora, anche quelli che erano rimasti nell’ombra, ognuno ormai con un vissuto alle spalle. L’ispettore Caruso con il giovane Guardincasa si impegneranno oltre il ragionevole per seguire la pista insanguinata del crimine e del peccato…

Un giallo di esordio appassionante, in grado di immergere il lettore nei meandri di una di una provincia in bilico fra il passato agricolo e un futuro tristemente marginale, fra i pensieri, le emozioni, i vizi e le virtù dei tanti personaggi in scena, coinvolgendoli fino al sorprendente esito finale.