A Leo i topi non erano mai piaciuti. La loro vista e il modo con cui si muovevano gli provocavano un senso di repulsione. Istintivamente si irrigidiva e cercava di starne alla larga. Quel piccolo sorcio, però, anziché infastidirlo aveva destato in lui una curiosità che da tempo non provava. Forse era per le sue dimensioni, grandi quanto una noce, o per la coda cortissima, così diversa da quella degli altri topi, o forse era perché si trovavano a una distanza che Leo riteneva rassicurante.
Nella Parigi degli anni cinquanta Leo Delfos, giovane cuoco dalla vita strascicata, Julie Dumont, farmacologa ispettrice di polizia si trovano per fortuite coincidenze ad affrontare il mistero di Serge, un piccolo sorcio sorprendentemente in grado di interloquire con loro.
Le straordinarie capacità del minuscolo animale, fa di lui un ricercato dai servizi segreti di mezza Europa e trascina i tre protagonisti nell’avventurosa ricerca delle origini del suo segreto.
A fare da sfondo alla vicenda, la Ville Lumière del primo dopoguerra affascinante e rutilante, che combatte con la sua rinata voglia di vivere le storie oscure, ultimi retaggi del periodo bellico.