Ed eccomi, sola, a dover rimettere insieme i cocci. La vita mi ha chiuso in faccia una porta, anzi, no, diciamo che una fase importante della mia esistenza è finita. Ed è anche mia la responsabilità di questa interruzione: ogni momento vissuto è stato frutto delle mie decisioni, ma la mia distrazione... ho sempre dato tutto per scontato. Quale benessere? Quale felicità? Ormai solo tutto apparenza. Un sogno, credevo di vivere in una favola; anche lui, certo, viveva in una favola, peccato però, che non fosse la stessa!
Come si dice, mille e non più mille: novembre dell'anno 2000, storica alluvione, mentre raccolgo acqua in tavernetta, il sogno si infrange, le lacrime e la rabbia offuscano la vista, e non solo. Tutto assume contorni indefiniti, mi gira la testa, il sogno diventa un incubo. Che farò adesso?...