Sornione giro attorno alla preda,
la preferita
del giorno, del momento, della vita.
Accovacciato osservo i movimenti,
la tranquillità
di chi gioca, di chi ride e non sa.
D’improvviso la zampata veloce,
lei è sola
e con un balzo l’assalto alla gola.
Nell’avvenire la calma è tornata,
resta sgomento
chi ha perso per un colpo di vento.
Come un felino con passi felpati
vinco nel dolo,
ma nel voltarmi indietro sono solo.