Non ti scordar di me
quando guardi le nuvole
specchiarsi nell’acqua limpida
di una lacrima di cielo.
Pensa che a monte
avrò già chiesto a loro
la rotta verso... la felicità.
Un bilancio esistenziale di grande profondità che riesce nel difficile intento di conciliare la parola poetica con lo slancio del racconto e la struttura degli scritti teatrali, in un affascinante percorso che unisce biografia e creazione artistica.
Cinquantotto poesie o, più propriamente, prose poetiche, pubblicate nell’anno in cui l’autore, nato nel ’58, compie 58 anni. Una coincidenza cercata, ma che dà ad Alberto Giovannini Luca l’opportunità di tornare, dopo anni dedicati al teatro e alla scrittura teatrale, alla sua dimensione più familiare, quella della poesia. Cinquantotto momenti dell’animo dove il minimo comun denominatore è l’amore. L’amore sempre e comunque protagonista nei disegni della vita, nei momenti buoni e in quelli bui, linfa vitale per continuare il cammino che ci è dato di percorrere. La vena malinconica, che accompagna in punta di piedi la poetica di questa silloge, si veste della plastica musicalità dei versi e della freschezza delle immagini che fanno di Alberto Giovannini Luca un poeta moderno, la cui poesia diventa terreno di confronto tra la realtà quotidiana, i suoi ritmi, la sua logica illogica e i colori del proprio paesaggio interiore.