...e il letto della poeta
è una zattera istabile
e se apri il cuscino
non escono piume né fiocchi
ma i mormorii e i sussurri
che lei bisbiglia la notte...
Qui celebro la natura, grande nella benevolenza, là invece ne metto in risalto l’assurdità, quando diviene irrequieta e rovinosa. In un ambiente denudo le trepidazioni del cuore, in un altro lo copro con le finzioni dell’invenzione. Ovunque provo a far brillare l’osso delle cose.