Erodiade e altri versi

Poesia, La Mandetta

Trattenuta l’anima tutta Quando lenta noi l’espiriamo In diversi anelli di fumo Aboliti poi in altri anelli Attesta un sigaro che brucia Giudiziosamente per poco Che la cenere si separi Dal vivido bacio di fuoco Così il coro delle romanze Volando fiorisce alle labbra Escludine se cominciare Tu vuoi perché vile il reale Troppo esatto senso cancella La tua vaga letteratura.

Padre riconosciuto del Simbolismo, Stéphane Mallarmé ripudia consolatori alibi metafisici: alla tensione impossibile verso l’azzurro (segno di inattingibile trascendenza) il poeta sostituisce la scoperta del Niente, cui provvisoria risposta è l’umano e laico atto di fede nella scrittura, anche quando quest’ultima diventa esplorazione di una sconfitta.

 n Mallarmé il fare poetico è percorso sacrale, spiegazione orfica della terra, tensione chimerica verso la realizzazione del Libro supremo e unico. Tale aspirazione, tuttavia, reca in sé il germe dello scacco, dell’impotenza, facendo del disinganno che si origina dalla mancata realizzazione dell’utopia un tema poetico ispiratore e profondo. Umiltà e solitudine di un pensiero che si fa comportamento linguistico di separatezza, fuori dell’idioma della tribù, diventando nel verso mutismo delle cose, dall’insufficienza dei parlari. Dunque, l’opera del poeta francese rappresenta una svolta decisiva nel modo di intendere il mestiere di scrivere, in cui la non rappresentabilità piena del reale non può non coniugarsi con la speculazione estetica e filosofica legata al problema dell’essere.

Anno edizione

2025

In commercio dal

05/09/2025

Anno edizione

2025

In commercio dal

05/09/2025

Pagine

199

EAN

9788866086208

Pagine

199

EAN

9788866086208

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