Palcoscenico e cielo, tempo drammaturgico e tempo storico, psiche e meteorologia convivono intimamente nel teatro di Luigi Fontanella, che per il suo valore certo merita e attende ben altra indagine che non le brevi notazioni con cui consegno al lettore questi tre Atti Unici. Ma io non sono un critico, sono un teatrante. Chiedo dunque al lettore di leggere le mie riflessioni per quello che vogliono essere: appunti di regia, se mai fossi io ad avere la fortuna di mettere in scena questi testi che si legano in un discorso organico di sorprendente tenuta...