Digerisco il passato
Mastico il presente
Assaggio il futuro
Mi rifocillo alla fonte del sapere
E so che tutto può accadere
In questa terza raccolta, Danilo Torrito torna a misurare il suo ritmo poetico sui temi a lui più cari: la vita e la morte, l’incessante ed inesorabile fluire del tempo, la natura, il sogno, la notte come momento privilegiato di riflessione e di disvelamento dell’essere.
Il suo sguardo, tuttavia, sembra farsi più riflessivo, il linguaggio diventa più ermetico, lasciando trasparire una matura consapevolezza della forza evocativa e suggestiva delle parole stesse.
Fortemente risuona in tutta la silloge la sua convinzione che “d’infinita durata non c’è nulla nel mondo” e che tale consapevolezza può e deve assurgere a regola, anche morale, dell’agire umano; nello stesso tempo il poeta ci invita a vivere in pienezza ogni istante dell’esistenza fino a quell’ultimo giorno quando, forse, avrà inizio una nuova, oggi ignota, esperienza.