Cento fotografie, commoventi e prepotenti per andare oltre la seduzione esotica delle forme e dei colori, e trovare la bellezza interiore che da esse emana.
In questo volume, Anna Alberghina, viaggiatrice e fotografa, oltre a lasciarci ammirati per l’intensità dei volti, i colori delle decorazioni, l’inventiva delle acconciature e dei gioielli, ci racconta attraverso cento ritratti femminili una storia grande come il continente africano e lunga come la storia dell’umanità: la storia della bellezza femminile che, come dice l’antropologo Alberto Salza nella sua prefazione, è il prodotto di un’evoluzione lunga e complessa: “La bellezza non è “naturale” per la specie umana. È un costrutto culturale derivato da una severa selezione evolutiva. Eva, legata alla biologia per la continuazione della specie, è da sempre costretta a rimirarsi nello specchio deformante di Adamo, padrone dei codici della tradizione culturale. La bellezza delle donne soffre e fa soffrire”. Questa storia travalica confini spaziali e temporali e incide la cultura occidentale odierna con il il più inossidabile degli stereotipi di genere: la bellezza femminile obbligatoria. Così queste pagine oltre a coinvolgere con il loro fascino esotico, con i miti e i riti che sottintendono, vogliono suggerire al lettore un approfondimento, una ricerca supple- mentare, uno sforzo di amore, per scoprire la bellezza interiore, commovente e prepoten- te, che trapela dai ritratti delle protagoniste, costituita dalle emozioni e dal vissuto di ciascuna di loro, specifica per ognuna, fuori dai modelli, originale e irripetibile.