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Saggistica, Arte e umanità
… va riconosciuto che i mulini avevano una caratteristica che li rendeva speciali, tali da meritare un’attenzione particolare all’interno della collettività, sino a collocarli tra i luoghi simbolo di un paese o di una borgata. Se si considera infatti che dalla loro attività si otteneva uno dei cibi alla base dell’alimentazione quotidiana, si capisce come essi non fossero solo utili, ma persino necessari alla sopravvivenza stessa della comunità. La loro distruzione o mancato funzionamento avrebbe costretto gli abitanti di quei paesi o borgate a compiere viaggi più lunghi per riuscire ad avere le loro granaglie macinate, e in un’epoca in cui i trasporti avvenivano a dorso di mulo o con i carretti, un tragitto più lungo significava molto. Oggi, quando ormai l’economia agricola a cui i mulini appartenevano non esiste più, non solo gran parte degli edifici è in rovina, ma è andato perso anche quel patrimonio fatto di conoscenze architettoniche e saperi meccanici che li accompagnava. Di tanti edifici non ne è rimasta traccia: cancellati da una piena dei corsi d’acqua, da una frana o semplicemente dalla costruzione di una strada, nel migliore dei casi sopravvive solo il ricordo nella memoria dei più anziani.
Chi va al mulino…
Scoprire i mulini nella loro realtà storica, come funzionavano e l’universo di persone che vi gravitavano attorno, per superare l’immagine romantica e costruire un approccio consapevole alla tutela e valorizzazione della nostra tradizione molitoria.
I mulini ad acqua, si sa, hanno un fascino del tutto particolare, hanno colpito la fantasia di scrittori e pittori e ancora oggi il loro potere di suggestione non è diminuito. Queste pagine, prendendo in esame un nutrito numero di mulini delle valli piemontesi, vanno oltre gli stereotipi e il mito un po’ romantico che hanno connotato l’idea di queste strutture. Se ne vuole invece far conoscere il meccanismo di funzionamento e il piccolo universo che un tempo ruotava loro intorno: la relazione con la rete idrica del territorio, le figure dei mugnai, le normative che li regolavano e la loro importanza sociale, la loro sorte al giorno d’oggi.
Un’opera affascinante che tratta il tema con la consapevolezza che il mondo di cui facevano parte i mulini così com’era è passato, ma può ancora costituire motivo di interesse, offrendo tanti aneddoti, curiosità, suggestioni; può offrire anche spunti di riflessione a una nuova generazione di operatori e consumatori che vuole riavvicinarsi con un approccio attuale alla tradizione molitoria della nostra terra.
Anno edizione
2017
In commercio dal
15/05/2017
Anno edizione
2017
In commercio dal
15/05/2017
Pagine
88
EAN
9788866082477
Pagine
88
EAN
9788866082477
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