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Saggistica, Storia e memorie
… In previsione del Carnevale del 1870, i giovani scioperati pensano a chissà quale gozzoviglia; e invece niente: nessun oste avrebbe loro fatto credito. I nostri non ci mettono molto per trovare la soluzione. … «Andiamo a rubare nelle cantine, e così avremo vino per bere e vino per vendere». E sia. La trovata di Bosio ha due vantaggi indiscutibili: è di facile realizzazione e garantisce risultati immediati. … Inizia così la serie di furti nelle cantine: il primo è messo a segno tra la notte del 24 e il 25 dicembre 1869, in una cantina di via Bertola, dove gli allegri bevitori rubano sessantasette bottiglie, alcune di vino, altre di cognac, di ratafià e di altri liquori. … Il vino scorre a fiumi: l’allegra combriccola si scola tutte e sessantasette le bottiglie. La storica sbornia e ciò che ne è seguito vengono lasciati all’immaginazione del lettore…
Ladri di cioccolato
Ladri di cioccolato, truffatori dalla fantasia immaginifica, musicisti messi alle strette dal sindaco, sacerdoti particolarmente vendicativi, donnine allegre e tanti altri personaggi usciti dalle cronache giudiziarie, compongono un quadro umoristico e a volte grottesco della vecchia Torino.
La storia non è fatta soltanto di date, di personaggi e di grandi avvenimenti, ma anche di vicende quotidiane apparentemente insignificanti, i cui protagonisti sono stati uomini qualunque, talvolta ladruncoli, molto spesso persone un po’ ingenue, ma quasi sempre dei proverbiali poveri diavoli e i giornali dell’Ottocento ne riportavano i casi di cronaca che li riguardavano.
Ed è proprio spulciando la “Gazzetta piemontese”, che dopo Processi e sorrisi, nasce questo nuovo libro di Milo Julini, scritto a quattro mani con Giorgio Enrico Cavallo, pagine che ci riportano alla Torino della seconda metà dell’Ottocento, proponendoci una selezione di casi processuali, riportati con un approccio non da storici ma da narratori di storie vere che rivolgono tutto l’interesse ai protagonisti e agli sfondi dei singoli episodi.
La lettura scorre veloce, trainata dal desiderio atavico di voler conoscere la soluzione del caso giuridico, ma anche dal tono leggero della scrittura; un libro imprevedibile e spassoso ma che riesce comunque a far luce sui sistemi giudiziari sabaudi, sulle istituzioni e le forze dell’ordine dell’epoca e, ovviamente, sulla vita quotidiana piemontese di fine Ottocento.
Anno edizione
2018
In commercio dal
15/01/2018
Anno edizione
2018
In commercio dal
15/01/2018
Pagine
152
EAN
9788866082735
Pagine
152
EAN
9788866082735
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