Lavorare alla Nebiolo

Dal boom econimico agli anni '70

Autore:

Saggistica, Storia e memorie

Il saggio ha per oggetto i lavoratori della società Nebiolo di Torino nel secondo dopoguerra, visti attraverso la prospettiva di una fonte che presenta ancora molte potenzialità: le schede del personale operaio. Scopo dello studio è contribuire a definire, attraverso l’analisi di alcune variabili come l’occupazione, il turnover, le qualifiche, le carriere, le residenze e i legami con il quartiere operaio, le caratteristiche anagrafiche, da un lato il profilo professionale e sociale dei dipendenti e dall’altro il mercato interno del lavoro, le relazioni industriali, la storia di un’impresa simbolo di Torino. Complessivamente emerge l’immagine di una grande azienda metalmeccanica in controtendenza con gli andamenti del periodo, dove benchè si sia di fronte ad una generale dequalificazione del lavoro, testimoniata soprattutto dalla Fiat, la maggioranza delle maestranze è molto qualificata, anche quando è giovane, dove, anche se i quartieri operai stavano scomparendo, il legame tra lavoratori Nebiolo e il quartiere Aurora è ancora forte, dove, nonostante l’ingresso di immigrati dal Sud Italia, oltre il 50% dei lavoratori sono torinesi.

– Negli anni ’60 cosa si diceva della Nebiolo a Torino?

 

La Nebiolo era la quarta azienda mondiale del settore grafico, la seconda in Europa, la prima in Italia, perché avevamo un’altissima professionalità.

 

– C’era un senso di appartenenza alla Nebiolo da parte degli operai?

 

– C’era un senso di appartenenza al lavoro, la fabbrica non era il luogo dove andavi a fare otto ore, dove non vedevi l’ora di uscire… ma arrivavi a farne dieci, dodici, quattordici, per discutere dei problemi, perché era il luogo di partenza per trasformare la società…

Anno edizione

2008

In commercio dal

15/04/2008

Anno edizione

2008

In commercio dal

15/04/2008

Pagine

120

EAN

9788888245934

Pagine

120

EAN

9788888245934

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