...Tragica e paradossale per il contesto in cui era espressa, la proposizione “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi), che ammiccava all’ingresso di molti campi di lavoro e di eliminazione nazisti, nascondeva in effetti una indiscutibile verità. Essa, in realtà, non era frutto della fantasia di qualche mente malata, ma la cinica riproposizione del titolo di un romanzo dello scrittore tedesco Lorenz Diefenbach, edito nel 1872. ..
La vita in montagna, una realtà molto diversa da quella a cui siamo abituati al giorno d’oggi; un ambiente difficile, strettamente legato al lavoro dove tutte le persone, comprese le donne e i bambini, erano costrette a guadagnarsi il pane con la propria fatica. Un mondo in cui ognuno doveva essere in grado di svolgere qualsiasi attività per far fronte ai tanti bisogni.
Il motivo fondamentale per cui si è deciso di dar vita a questo libro è rappresentato dall’intenzione di rendere onore a tutti coloro che, semplicemente, umilmente, inconsciamente, hanno dato un contributo alla storia con il loro lavoro e la loro quotidianità. Le fotografie d’epoca contenute in queste pagine, infatti, sono tutte immagini che ritraggono gente impegnata nella fatica di guadagnarsi il pane. Esse fanno per lo più riferimento al mondo alpino in quanto questa realtà riguarda un ambito del tutto particolare, un ambiente in cui allo sforzo del lavoro, vanno aggiunte altre difficoltà ed altre sofferenze, rappresentate dall’ostilità degli elementi atmosferici e del territorio.