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Narrativa, Scrivere Donna
Un pomeriggio, invece che andare a scuola, camminai fino al commissariato. «Vorrei fare una dichiarazione» gli dissi. «E cosa vorresti dichiarare?». «Che non voglio sposare Ali». Ci fu un attimo lunghissimo di silenzio imbarazzato, non da parte mia. Il padre di Asha si alzò e tornò poco dopo, accompagnato da un secondo ufficiale. «Metti a verbale» gli disse indicando una macchina da scrivere. E poi, rivolto a me: «Ricomincia». «Mi chiamo Adar Abdi Farah e non voglio sposare Ali...». «Sai che non possiamo fare molto ‒ mi disse. ‒ Sei minorenne, e la volontà di tuo padre va rispettata». «Allora scrivete che lo uccido». Quando uscii dal commissariato avevo la schiena dritta e le gambe più forti. Dopo quel giorno i miei genitori mi chiusero in casa per tre mesi. Non potei più andare a scuola, né avere contatti con le mie amiche. Mio padre voleva essere certo che non ci sarebbero state altre fughe.
In direzione del cuore
Uno straordinario romanzo testimonianza. Dalla Somalia a Torino alla Danimarca, è un viaggio infinito quello di Adar, iniziato oltre cinquant’anni fa; una storia di emancipazione verso la conquista dei diritti civili di cui oggi dovrebbero poter godere tutte le donne del mondo.
Fin da piccola, in Somalia, Adar ha dovuto lottare per la propria libertà, per andare a scuola, per non diventare una sposa bambina, per cercare di far accettare un nuovo sistema di valori alla sua famiglia. Ma per la sua cultura questi diritti non spettano a una donna, e quando avrà una figlia, dopo essere stata violentata da un marito non voluto, verrà perfino messa in discussione la sua maternità.
Comincia allora il suo percorso di indipendenza, dapprima verso Mogadiscio, agli albori della rivoluzione socialista, poi verso l’Italia, a Torino, durante gli Anni di Piombo, per proseguire dopo quasi quattro lustri in Danimarca, dove, grazie alla sua esperienza, Adar aiuta gli immigrati somali, in fuga dalla guerra civile, a integrarsi nella società europea.
Il contrasto però tra lei e le nuove generazioni di immigrati è evidente, in particolare nel rapporto con la figlia, finalmente ritrovata ma indissolubilmente legata alle tradizioni della famiglia, del tutto smarrita in un contesto civile europeo e facile preda dell’integralismo.
Solo nei nipoti la protagonista vedrà realizzarsi il sogno di crescere giovani somali affrancati da consuetudini millenarie e oppressive, proiettati verso un futuro di pace e giustizia.
Una storia contemporanea, di lotta e di emancipazione, scritta con la voce del cuore, perché è quello che Adar ha seguito nel suo lungo cammino per diventare una donna libera.
Anno edizione
2016
In commercio dal
15/11/2016
Anno edizione
2016
In commercio dal
15/11/2016
Pagine
248
EAN
9788866082186
Pagine
248
EAN
9788866082186
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