… Forse è pazza, ma è una pazzia buona perché ha un sorriso gentile.
Quando piove sta sotto l’oleandro. L’odore della terra umida si mescola al profumo di spezie orientali che è nell’aria di questa città e questo aroma denso ed esotico è per me il suo odore. Quando la penso sento la terra umida e le spezie.
D’inverno temo che possa morire dal freddo. Un mattino passandole accanto ho lasciato scivolare dietro di lei un mio vecchio giaccone imbottito. Il giorno dopo ho visto che lo indossava. Saperla avvolta dal calore del mio piumino mi procura una sensazione di piacere quasi erotico.
Forse quel prato è la sua isola, l’isola dove è naufragata con le sue poche cose, una tappa della sua peregrinazione infinita. So che un giorno andrà via. Uscirò dalla metropolitana e non la vedrò più…
Ventotto tagli di luna è una raccolta di brevi racconti lievi e toccanti, ritratti e storie di altrettante donne romene, dai quali emerge tutta la sensibilità dell’Autore nei confronti del mondo femminile, la sua curiosa attenzione e la consapevolezza del fatto che, soprattutto in Romania, la donna rappresenti la vera forza della società.
A far da sfondo alle vicende di questo libro, troviamo Bucarest con tutte le sue contraddizioni, la Romania di oggi e il suo panorama esistenziale, aldilà di ogni stereotipo, filtrata attraverso lo sguardo attento e affettuoso di un uomo italiano che vuole davvero incontrarsi con la realtà di questo paese.
I racconti sono sintetici, allusivi, apparentemente incompiuti e scritti in una lingua essenziale. Le loro protagoniste sono emozionanti e indimenticabili.